Alessandro Gualtieri
Nuova pubblicazione sui materiali offensivi impiegati durante il primo conflitto mondiale. Giovanni Dalle Fusine e Alessandro Gualtieri, in passato già coautori di varie pubblicazioni storiche, si sono cimentati in una ricerca che fino ad oggi non risultava trattata: il bombardamento con freccette metalliche ad opera delle squadriglie aeree contrapposte. Il termine freccette in sé parrebbe un diminutivo volto ad identificare un oggetto dalle scarse capacità offensive, eppure nel corso della guerra questo “proiettile non sparato” ebbe a procurare non poche ripercussioni psicologiche sul morale della truppa.
Ai giorni nostri rinvenire con il cerca-metalli i piccoli dardi lanciati dagli aerei equivale a trovare il classico ago nel pagliaio, vuoi perché i moderni strumenti spesso discriminano un metallo così “povero” e di lieve spessore, vuoi perché gli stessi cercatori predispongono il rilevatore per altri oggetti più consistenti e, secondo soggettive e opinabili valutazioni, più meritevoli di finire nella propria collezione. A differenza delle armi da sparo e relativi munizionamenti, sulle freccette ci è giunta una limitata documentazione, eppure vennero impiegate su differenti zone del fronte, da vari eserciti fino alla metà del conflitto, infine abbandonate con la creazione di nuovi strumenti di distruzione.
FRECCE DAL CIELO
1914-1918
Atelier Grafico
isbn 978-88-940-9025-3
104 pagine
13 Euro
A supportare la visuale dei cannoni a lunga gittata sopraggiunse l’aviazione, sorta come mezzo di ricognizione sulle linee nemiche, solo a conflitto iniziato impiegata per bombardare. Per mesi il lancio di freccette sui vari fronti ebbe a coesistere con quello di bombe innescate a miccia dall’equipaggio, o a spoletta detonante con impatto al suolo.
Il volume, ricco di immagini e grafici, inoltre offre una analisi tecnica sull’efficacia dei lanci, sul potere offensivo delle freccette e sulle capacità di penetrazione.
6 aprile 2017
Montecchio Maggiore
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